Giovedì 1 giugno, ore 21.00, Teatro San Luca (via Renzo da Ceri 136). Per info e prenotazioni 3453191316.
Il signore delle mosche (traduzione dall’ebraico del termine Ba῾alzĕbūb, da cui Belzebù)
In un anno imprecisato, nel passato o forse nel futuro, per scappare da una guerra atomica, un gruppo di ragazzi viene messo su un aereo per raggiungere una destinazione ignota. La destinazione non verrà mai raggiunta perché l’aereo, probabilmente a causa di un attacco missilistico, precipita su un’isola disabitata nel bel mezzo dell’Oceano. Da questo momento i ragazzi si ritrovano da soli, in attesa di qualcuno che venga a salvarli e che forse non arriverà mai. L’isola, meravigliosa e terribile, diventa il loro regno, dove stabilire nuove regole e fondare una nuova società, senza condizionamenti né imposizioni da parte degli adulti. Il loro tentativo di autogovernarsi e mantenere l’armonia viene però seriamente messo alla prova quando inizia a serpeggiare tra loro il sospetto che nell’ombra della foresta viva una orribile bestia, pronta a divorarli.
Scritto nel 1952, il celebre romanzo dello scrittore britannico William Golding, da cui lo spettacolo è tratto, ci offre una spietata rappresentazione della natura primordiale dell’uomo e ci mette in guardia dai pericoli che si corrono quando in una società, di fronte all’emergere di paure ancestrali, gli individui finiscono per abbandonarsi all’istinto e mettono da parte la ragione.
I ragazzi del gruppo teatrale Recit-arTe T-Lab teens, insieme ai loro coetanei dell’ensemble vocale Vals e della band Meno Tre, portano sul palco un testo intenso, scomodo e difficile, che oggi più che mai risulta drammaticamente attuale, mettendosi fortemente in gioco e dimostrando di aver raggiunto negli anni una grande maturità e consapevolezza artistica.